Ciao a Tutti,
di seguito vi riporto due articoli scritti dal nostro Vicepresidente di sezione Germano IW2DCK e già pubblicati anche sul sito nazionale del nostro sodalizio.
E’ la storia del suo Bouldogue Francese di nome Ettore deceduto purtroppo nel 2016. Da queste letture potete capire quanto ogni accadimento della nostra vita anche con piccole presenze come l’arrivo di cagnolino possa essere fortemente coinvolgente e spunto di sviluppi imprevisti che nel caso specifico ha coinvolto il nostro hobby……
Augurandovi di trascorrere al meglio le prossime meritate Ferie Estive e per coloro che si sono avvicinati da poco al DMR o non ricordano o non conoscono come è iniziato il suo sviluppo in Italia vi lascio i 2 link con gli articoli pubblicati un anno fa sul sito Nazionale Cisar.
Di solito nei siti radioamatoriali si leggono notizie riguardanti sperimentazioni o articoli su questioni /diatribe tra radioamatori (ahimè sempre più frequenti ….) nonché di programmi per varie manifestazioni radioamatoriali organizzate da sezioni o da singoli.
Stavolta invece il protagonista principale sarà Ettore,non un essere umano ma un Bouldogue Francese di colore bianco con una leggera macchietta marrone sull’orecchio destro venuto al mondo con molte sfortune e deceduto improvvisamente settimana scorsa dopo 5 anni e mezzo .
Grazie ad Ettore si sono creati dei presupposti fondamentali per il DMR italiano mentre i suoi
piccoli gesti e comportamenti mi rimarranno indelebili nel tempo perché hanno mostrato quanta affidabilità , sensibilità e sincero profondo affetto possono donare queste creature in cambio solo di un po’ di compagnia e attenzione.
Atteggiamenti molto più edificanti di chi come tanti radioamatori o persone di altri settori incontrati nella vita (ormai sono anch’io sul mezzo secolo…..) agiscono solo per tornaconto e della dignità e considerazione sul prossimo ne fanno un principio privo di significato.
Fa bene pensare che la nostra esistenza sia composta anche da queste presenze sicuramente inferiori nell’ambito puramente intellettuale umano, ma spesso molto più ricche di valori e di sentimento , anzi in un mondo sempre più intriso di violenza gratuita o fanatica , di falsità e scorrettezza , questa consapevolezza fa tremendamente bene in proporzione a quanto un entità piccola come la loro possa sviluppare potenzialmente tanta energia positiva , è un insegnamento da valorizzare e tramandare per le generazioni future . Guai a raccontare solo di
nuove tecnologie , regalare telefonini dove è installato magari anche l’ultima versione del gioco del Pokemon o invogliare alla comunicazione reciproca osannando le potenzialità dei social network.
Ma veniamo alla storia e attenendoci ai fatti .Per capire di Ettore e della relazione con il DMR bisogna partire dall’inizio , tornare a maggio del 2011 quando il sottoscritto subì la perdita di una cavia peruviana a cui avevo dato il nome di Rombo (per la sua testa simile alla forma geometrica relativa ) . Non per ricondurre tutto ad animali ma, come però spesso accade nella vita , tanti eventi avvengono per una serie di circostanze più o meno volute e Rombo , regalatomi
anni prima quasi per necessità da chi non poteva tenerlo ,divenne la mia ombra e sentinella nella notte spronandomi a rimanere sveglio quando fui chiamato a realizzare diversi dei sistemi automatici esistenti in Italia per il Cisar ( U 12 Link Nazionale di Monte campione , Tratte regionali verso la Valtellina, Tratta nazionale verso zona 6 , ponti locali, e regionali come R0 e U3 , sperimentazione sistemi voip Eqso ed Echolink ,ecc ecc ) .
Infatti laddove non mi sentiva armeggiare con saldatore o rumori abbinati a cablaggi dovuti alla creazione di questi sistemi cominciava sistematicamente a rumoreggiare in continuazione come fosse una sveglia munita di sensore acustico con decoder intelligente…..(con altri rumori non lo faceva)
Non a caso alla sua dipartita mi sentii in dovere di dedicargli una dolce e commovente email pubblica di commiato e ringraziamento.
Come però in una trama di film o un copione già scritto non terminò tutto lì , il filone sentimentale con un animale mi avrebbe riservato ben altro perché dopo poche settimane dalla sua scoparsa,ancora viva nell’anima,vi fu l’irruzione giocosa e dinamica di Ettore, cucciolo molto vivace , dolce e intelligente ma tremendamente sfortunato .
In realtà il suo incontro fu un destino segnato perché personalmente ,pur non essendo ancora pronto ad ospitare altri animali per la perdita di Rombo , l’interessamento della mia compagna e di suo fratello verso quella razza mi fece incrociare , tramite la veterinaria della cavia, una ragazza di Padova che solitamente partecipava a parecchi concorsi nazionali di bellezza canina di
Bouldogue Francesi
Il racconto della sua ultima cucciolata finiva parlando del povero Ettore ,il piccoletto bianco del gruppo che tra i suoi fratellini era di fatto il più sfortunato perché cagionevole di salute ( difficoltà di digestione , Sordità assoluta, allergie di vario genere , difficoltà di respirazione ).
Questa sequela di amenità tutte concentrate su un singolo cagnolino mi colpìrono da subito perché in un ambiente proiettato a manifestazioni di bellezza , dove la perfezione è il biglietto da visita fondamentale , non erano di buon presagio per il suo futuro . La stessa proprietaria ,molto premurosa con tutti i cuccioli , era al contrario disposta a cederlo a un prezzo molto contenuto nonostante fosse di razza e con Pedigree molto blasonato perché figlio di Bouldogue campioni
d’Italia .
Il pensiero pertanto che Ettore potesse essere un cane di serie B e chissà mai che fine avrebbe potuto avere in quella condizione mi tolse tutti gli indugi, le riserve e condizioni mentali del momento e dopo i convenzionali 3 mesi di svezzamento lo accogliemmo in casa .
A fine giugno 2011 Ettore era con noi !!
Era Giugno 2011 e il caldo e le zanzare iniziavano a farsi sentire . Vi era l’abitudine di trincerarsi in casa con zanzariere scrupolosamente chiuse per evitare l’ingresso di questi fastidiosi insetti .
Ettore però, incontenibile cucciolo pieno di energia da vendere, aveva stravolto questa consuetudine ,perchè osservando la procedura per la loro apertura ,iniziò da subito ad usare la zampina in modo da spostarle e guadagnare l’uscita così avrebbe potuto correre ( un po’ affannosamente in verità ) dietro le lucertole che
ignare del pericolo gironzolavano tranquillamente nel giardino.
La sua era un intuizione continua ,dimostrazione di quanto il suo deficit di sordità dalla nascita era fin da piccolo azzerato da un eccezionale senso di osservazione e immediata memorizzazione di procedure dopo
una sola visualizzazione… . Dal prepararsi sulla porta d’ingresso dopo aver notato la pressione del pulsante di apertura del cancellino , al portarsi sotto il tavolo dove si appoggiava un piatto o una confezione di cibo prelevata dal frigorifero o dalla dispensa per la possibilità di raccogliere qualche briciola o da fenomeni più
sensitivi (inspiegabili ) come balzare in piedi sul divano al nostro arrivo in auto pochi minuti prima che aprissimo il box . (come faceva a saperlo !!??). La sua sorprendente osservazione viaggiava pari passo con la sua sensibilità e l’estremo attaccamento con pedinamento quasi morboso in tutta le stanze dell’abitazione ,ricerca di continue attenzioni e massima osservazione a tutte le attività che facevamo….(voleva mettere il naso su qualsiasi cosa ed era sempre in
mezzo ai piedi eh eh…..) Visto che però il caldo lo portava a sdraiarsi sul pavimento e respirare già con un pochino di affanno, cominciai a tenerlo spesso nel fresco interrato dove era ( ed è presente tuttora )la mia stazione radio
unitamente ad un banco RF completo .Inizialmente era una convivenza un po’ difficile perché il suo carattere testardo,(era un martello nel suo comportamento,se si fissava su una cosa voleva farla per forza) , lo portava a nascondermi connettori, cavetti, riduzioni varie come rappresaglia per mancata attenzione nei suoi confronti (riversa chiaramente ad attività radio o sperimentazione sul banco di lavoro) ma questo atteggiamento vedrete dal proseguo del mio racconto si rivelerà fondamentale per lo sviluppo del DMR ….
L’estate del 2011 fini e arrivò la prima stagione invernale per Ettore ,che a parte osservare curiosamente la neve dove la sua macchia di pelo bianco non disdegnava di zampettarci dentro compiaciuta come uno stambecco nella savana ., gli permise di respirare meglio tant’è che la sua specialità del periodo era infilarsi sotto le coperte e stabilire record di dormite con relativa russate non proprio silenziosissime (forse rasentavamo il limite di legge degli 87 dB hi ..hi ) mantenendo sempre rigorosamente il nostro contatto
fisico per “sondare” continuamente la presenza.
Nel 2012 cominciarono le complicazioni perché con il ritorno del caldo, Ettore rischiò per la prima volta la vita in quanto a Luglio , causa agitazione e colpo di calore durante un trasferimento in auto ( anche se in verità non faceva caldissimo ..) , fu ricoverato d’urgenza in una clinica attrezzata che intervenne con tempestività somministrandogli ossigeno e immersione nel ghiaccio.
Ricordo come fosse oggi il giorno in cui chiamai disperatamente il veterinario non sottovalutando da subito l’affanno crescente di Ettore che gradualmente stava diventando blu . Questo spavento fece annullare la prenotazione e i relativi programmi vacanzieri pianificati quell’anno pertanto per il bene di Ettore
rimanemmo a casa senza uscite fuori porta . La sua presenza ,relegata nuovamente all’interrato, stavolta assunse un attenzione più scrupolosa rispetto all’anno precedente ( proprio per la paura ancora viva legata allo spavento vissuto il mese prima ) ovvero decisi di tenerlo spesso in braccio in modo da trasmettergli la
massima serenità e affetto evitando sua eccessiva agitazione.
In questa condizione però la mia limitazione dei movimenti era garantita pertanto l’unica attività che potevo svolgere con estrema continuità divento l’utilizzo del PC .
A inizio di quell’anno , mi ero avvicinato, grazie ad esperienze e conoscenze nel settore radio civile ,alle nuove tecnologie digitali ., già incrociate tempo prima con la sperimentazione Dstar e la relativa attivazione di 2 ponti radiomatoriali (sui quali però non vi fu molto seguito per poca performance da mezzo mobile e
interruzioni improvvise sull’emissione ) ,per passare poi a test in quota di un ripetitore NEXEDGE della Kenwood . Parallelamente vi era stato anche l’approccio al DMR in quanto con referenti Motorola sarebbe risultato interessante proporre questa tecnologia performante anche nel settore radioamatoriale italiano ,( realtà già presente nel panorama internazionale) non a caso avevo organizzato insieme ai loro tecnici/commerciali un meeting divulgativo e di presentazione sul tema .
Ricordo che questa specifica attività fu accolta dalla comunità OM italiana in modo interlocutorio . Alcuni la interpretarono come ingerenza di brand industriale in un settore amatoriale ,con i propri vincoli e limitazioni , altri pur mostrando discreto plauso e interessamento ,con una certa freddezza e diffidenza , altri ancora come concorrenza al monopolio instaurato dal Dstar conosciuto/gestito solo da loro che a questo punto magari poteva uscirne indebolito .
Dal canto mio vi era sicuramente un approccio stimolante grazie alla disponibilità dei referenti Motorola e alle potenzialità del sistema ma senza vera e propria cognizione e convinzione di quanto il DMR si poteva proporre anche in termini di trasformazione delle comunicazioni e potenzialità sul coinvolgimento tra radioamatori. Lo sappiamo , la nostra attività è sperimentazione ma anche reciproco scambio di comunicazioni e di esperienze personali , pertanto la creazione dal 2011 di una comunità internazionale chiamata DMR.MARC su paternità americana / tedesca, se pur con regole ferree e oggettivamente limitanti ,si propose come una valida proposta per incarnare questi concetti Ad Agosto del 2012 ,se Ettore non mi avesse fatto “saltare le vacanze” e portato a dedicare così tanto tempo
al Pc ,di certo oltre la parte operativa non mi sarebbe passato per la testa di ricercare ciò che stavano facendo i colleghi OM del DMR-MARC e soprattutto non avrei imbastito con loro un serrato dialogo , traducendo e preparando email in inglese da mandare in modo da far presente che c’eravamo anche noi ,
c’era anche L’Italia ( la patria della radio ) da ufficializzare implementando nelle prime quattro cifre di ID, la parte nazionale ( il 2 come terza cifra ) e la parte regionale ( progressivo 0-9 per la quarta cifra ) pari ai prefissi normalmente assegnati dal ministero in base all’ubicazione geografica .
Questa proposta/regola sancita dalla mia email del 9 agosto 2012 venne ratificata da parte del radioamatore Americano Mike, AA9VI coordinatore del DMR-MARC che rispose alla comunicazione offrendo il benvenuto all’Italia e confermando in toto lo schema di proposta degli ID con inserimento del tricolore nella lista degli stati mondiali come se la proposta arrivasse da un gruppo di lavoro nazionale …
Ma in realtà , in quelle giornate calde di Agosto , dietro a tale attività non c’era nessuno quindi ne associazioni , ne tantomeno presidenti o ex usciti dai giochi ma ancora pronti a salire sul carro della ribalta , ne tecnici informatici guru del Dstar in certi casi denigratori o spocchiosi verso il DMR ( tutti poi arrivati nei mesi/anni successivi a dire o a fare di tutto o di più ) , o meglio in verità qualcuno c’era ovvero ,insieme al sottoscritto, uno sfortunato e dolce cagnolino che in braccio ronfava rilassato e si sentiva appagato per aver garantito un contatto costante e premuroso. Ettore aveva fatto il miracolo costringendomi al contrario di tutti i miei programmi a rimanere davanti a quel monitor e navigare , conoscere e formulare una strategia da proporre agli ideatori della rete DMR internazionale in nome dell’Italia e in linea con le proprie suddivisioni regionali.
Solo quando partecipai al 2° convegno digitale , svolto in Veneto, presentando quell’email di AA9VI , mi resi conto che il DMR in Italia si stava sviluppando con installazione di ponti radio ed evoluzione della rete ,grazie però alle basi poggiate da quell’email di Agosto 2012 che ha sancito di fatto la nostra presenza e la nostra codifica. Torniamo a Ettore ,trovandolo nel 2013 a dover sostenere un operazione per allargamento narici e al palato in modo da facilitare la respirazione e ridurre la criticità manifestata nei periodi estivi .
Purtroppo dopo pochi mesi seguirono problemi di digestione che a settembre 2014 sfociarono in una seconda grave crisi con pericolo di vita ( lo trasportai d’urgenza alle 4,00 di mattina in clinica ) legata a blocco intestinale .
Si salvò anche in questo caso con un operazione disperata che tra intervento chirurgico , flebo e ossigeno riuscì a riportarlo dopo una settimana ancora nel nostro mondo grazie anche alla nostra costante vicinanza (in verità appena ricoverato ,non avvertendo la nostra presenza, peggiorò notevolmente perché si lasciò andare in quanto pensava che l’avessimo abbandonato) L’unica positività di quella situazione fu l’incontro di un ottimo gastroenterologo che con pazienza e
applicazione ,da quel maledetto mese fece rinascere Ettore :
-Alimentazione rigida con un solo tipo di crocchette ipoallergeniche da distribuire in 3 step sulle 24 ore con somministrazione farmaci in orari ben precisi ( 3 pastiglie diverse al giorno ) Certo ,dal 2014 ad oggi, Ettore non ha avuto un esistenza piena di concessioni e possibilità di facili spostamenti ( relegato quasi sempre a casa) , ma una tale rigidità la accettò con estrema accondiscendenza , nonostante il suo carattere testardo ,probabilmente per ricambiare la nostra continua vicinanza .
Non a caso cadeva in veloce insofferenza quando lo lasciavamo solo in modo non previsto per più tempo ( ad esempio se ritardavamo nel rientrare dal lavoro ) infatti per ripicca rifiutava il suo solito cibo/farmaci e morsicava i mobili.
Noi non sappiamo perché 3 settimane fa lo abbiamo trovato privo di vita quando invece da mesi sembrava stabilizzato pur nelle sue criticità ( sembra abbia avuto un infarto improvviso ) quello che è certo è che voleva fossimo sempre con lui e forse ,con il passare degli anni ,le sue uniche ore di solitudine diventavano insopportabili per paura di sentirsi male durante la nostra assenza .
Sensazione forse scontata per chi è affetto da mal d’amore verso i propri umani……..
Questo era Ettore , un bouldogue francese con molti acciacchi ma pieno di amore e dolcezza , molto sveglio e coerentemente testardo nel suo modo di fare dall’inizio alla fine trascinando così al momento e nel modo giusto l’Italia nella comunità DMR internazionale e ponendo le basi per il suo successivo sviluppo…
Spero che questo momento venga sempre ricordato e non vanificato con il solito frazionamento all’italiana al quale vi è un assaggio anche nel periodo attuale caratterizzato da discussioni non educative tra gestori di reti ….(in tempi non sospetti gli stessi tedeschi del DMR mi dissero che degli Italiani non hanno mai capito perché l’elemento cardine è sempre la polemica e litigiosità )
Grazie a tutti per l’attenzione e ancora Buone Ferie . Ah dimenticavo ..Anche Ettore vi ringrazia e ,come faceva sempre, vi viene incontro , vi regala una piccola
leccatina sulla faccia o sulla mano e poi si sdraia di fianco sul divano dormicchiando serenamente offrendo la sua compagnia discreta ma sempre molto molto intensa….
73de Iw2dck Germano ID 2222001 DMR
(Ettore Network…)
sotto i link per poter accedere alla versione PDF e alle Foto di ETTORE
http://www.cisar.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1366:ettore-e-il-dmr-by-iw2dck-germano&catid=24
http://www.cisar.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1371:ettore-e-il-dmr-2-parte&catid=9&Itemid=267